Scoprire il Lazio: I più suggestivi sentieri Trekking nel Parco dei Castelli Romani
Roma non è soltanto il sito per eccellenza nel quale ammirare opere d'arte imperdibili e musei di rilevanza mondiale. Gli antichi romani eressero la loro capitale in un luogo circondato da monti, laghi e fiumi, che meritano una visita.
La città di Roma è racchiusa ad est dai Colli Albani, punteggiati da una quindicina di comuni, conosciuti come i Castelli Romani. In passato qui si rifugiavano i cittadini di Roma per sfuggire a guerre e carestie. Oggi sono la meta preferita dai romani per scappare dal frastuono cittadino e gustare cibo di ottima qualità, annaffiato dal popolare "vino de li castelli". Per il suo valore paesaggistico e naturalistico, la zona è stata dichiarata Area Naturale Protetta ed è tutelata dal Parco Regionale dei Castelli Romani. Questo ente, in quanto gestore della zona, è anche responsabile dei numerosi percorsi trekking, che permettono alle migliaia di turisti di passeggiare negli splendidi boschi laziali, seguendo tracciati sicuri e segnalati.
Perché non approfittarne e regalarvi una giornata in mezzo alla natura? Munitevi di scarpe comode, zaino e macchinetta fotografica: finita l'escursione sarete sicuramente stanchi, ma i paesaggi ed i reperti della Roma antica ammirati lungo i percorsi, vi avranno ripagato di tutta la fatica.
Periplo del lago di Nemi
Uno dei sentieri trekking più suggestivi del Parco dei Castelli Romani è senz'altro il periplo del Lago di Nemi. Il percorso si snoda per circa 6 chilometri lungo il sentiero 515 ed è considerato un trekking facile ed accessibile a tutti. Un buon punto di partenza per compiere l'intero giro del lago è il Museo delle navi. Qui nei primi decenni del secolo scorso, vennero custodite delle misteriose navi romane, ritrovate sul fondo del lago. Questi reperti vennero studiati fino al 1944, quando un incendio appiccato dai tedeschi in fuga li distrusse completamente. Nonostante ciò, il museo rimane un luogo ricco di testimonianze storiche e meta obbligata per gli amanti della storia romana. Riprendendo il trekking, si percorre un breve tratto di strada asfaltata, in direzione Genzano, prima di imboccare il vero e proprio sentiero 515.
Attraversando una serie di campi coltivati, si giunge nei pressi delle rive del lago, di fronte all'imbocco dell'antico emissario, un'opera ingegneristica di altissimo livello, costruita nel V secolo a.C. La realizzazione dell'emissario fu necessaria per bonificare la zona, resa paludosa dalle frequenti oscillazioni delle acque lacustri. Per far ciò, venne costruito un condotto, lungo circa 1650 metri, oggi interamente percorribile a piedi. Da qui in poi il percorso costeggia il lago, nel quale si specchiano gli estesi canneti e gli eleganti platani che circondano le rive. Se rimanete in silenzio per qualche momento, avrete la possibilità di osservare, nel loro habitat naturale, folaghe, cormorani, aironi e gallinelle d'acqua, che qui nidificano e si riproducono. Tornando sulla strada asfaltata, passerete davanti gli scavi del tempio di Diana Nemorense, di cui, purtroppo, rimane ben poco. Ciò che, invece, permane è l'emorme fascino di una testimonianza storica, immersa nel folto del bosco.
Circuito delle Faete di Rocca di Papa
Il percorso, che corre lungo le creste dei Monti delle Faete, si snoda per circa 9 chilometri e viene normalmente percorso in poco meno di 3 ore. A seconda del versante, quindi dell'esposizione delle pendici dei monti, avrete la possibilità di camminare in oscuri boschi di castagno o in aperta campagna, punteggiata da ginestre e lecci. Il sentiero, denominato 509, è circolare e parte da Piazza Di Vittorio, a Rocca di Papa. Dopo pochi minuti di cammino, si incrocia la Via Sacra, costruita dagli antichi romani nel VII secolo a.C.
Questa via, di cui ancora oggi possiamo apprezzare l'antico basolato, deve il suo nome al fatto che veniva utilizzata per raggiungere il tempio di Giove, dove imperatori e condottieri romani andavano in pellegrinaggio per rendere grazie alla divinità. Giove era anche considerato il dio della fertilità, per cui non stupitevi se lungo la via troverete numerosi simboli fallici che indicano la direzione! Proseguendo in salita, si raggiunge il belvedere, chiamato dagli abitanti del luogo "l'occhialone". Da qui la vista è mozzafiato. Non solo è l'unico posto da cui è possibile vedere, contemporaneamente, i laghi vulcanici di Nemi e di Albano, ma da quassù potete, addirittura, far correre lo sguardo fino al mare!
Ebbene sì: se l'aria è sufficientemente tersa, potrete ammirare il promontorio del Circeo e le sagome delle Isole Pontine. Continuando lungo il sentiero 509, si raggiunge la vetta del Maschio delle Faete, che con i suoi 956 metri d'altezza è la cima più alta dei Colli Albani. Ammirato il panorama, si ridiscende verso la valle e, attraversando i fitti boschi di castagno, si torna nuovamente al centro abitato di Rocca di Papa.
Periplo del lago Albano
Il sentiero 510 è il cammino circolare che vi permette di visitare tutta l'area intorno al lago Albano. Il percorso, di circa 10 chilometri, richiede 2 ore e mezza di tempo ed è adatto a tutti, grandi e piccini. Il sentiero inizia nei pressi della "Cabina del Papa", dove si trova la pompa che porta l'acqua alla residenza del pontefice a Castel Gandolfo. Prima di raggiungere le rive del lago, incontrerete il Ninfeo Dorico e il Ninfeo Bergantino, due costruzioni che facevano parte della villa imperiale di Domiziano.
Di questi edifici dell'epoca romana, sebbene deturpati da atti di vandalismo, è ancora possibile ammirare la struttura e gli arredi architettonici. Nel Ninfeo Bergantino venivano riposte le navi utilizzate durante le naumachie: riuscite ad immaginare il lago percorso da imponenti navi, che si sfidano in un duello all'ultimo sangue? Da qui in poi la passeggiata prosegue all'interno di un ricco bosco, nel quale gli alberi di castagno hanno soppiantato le specie vegetali endemiche della zona, come il leccio, il nocciolo ed il tiglio. Dopo un'ultima passeggiata sulla spiaggia, il percorso termina nei pressi del porto romano. Il Parco della Gallinara Camping Village è un ottimo punto di partenza per una giornata dedicata al trekking. Anzio è ben collegata con i Castelli Romani grazie alla Via Nettunense, che, dalla costa tirrenica, raggiunge i vari paesini arrampicati sui Colli Albani. In meno di un'ora di macchina passerete dal mare ai boschi. Un motivo in più per scegliere Parco della Gallinara Camping Village come meta delle vostre vacanze.