Lazio da scoprire: le città portuali dell’antica Roma (del litorale laziale)
Roma è stata una delle maggiori potenze del Mediterraneo e di tutto il mondo antico. Il suo esercito dimostrò la sua forza sia sulla terra che in mare, acquisendo in pochi decenni una perizia e un'esperienza nautica non indifferenti. Ma a rendere grande Roma fu anche l'influenza culturale ed economica esercitata sui popoli che orbitavano intorno ad essa, che vedeva nei suoi porti i maggiori poli di irradiazione. Oltre a quello di Ostia, i romani decisero di fondare numerosi porti lungo il litorale laziale, che venivano impiegati per l'approvvigionamento delle merci dirette nella Capitale. Ma quali furono le città portuali più importanti del Lazio durante i periodi repubblicano e imperiale?
Ostia
Il porto di Ostia raggiunse il suo massimo splendore intorno al II secolo dopo Cristo, periodo durante il quale la cittadina costiera laziale vide un importante sviluppo dei suoi quartieri residenziali e commerciali. Ostia venne fondata per varie necessità: prima di tutto per assicurare l'approvvigionamento alla Capitale, quindi per garantire una maggior sicurezza a coloro che navigavano lungo il basso corso del Tevere. Ostia nacque come colonia alla foce del fiume e, già durante gli ultimi anni dell'età repubblicana, divenne un centro fiorente nel quale pullulavano le dimore aristocratiche ispirate ai canoni ellenistici e si snodavano lunghe ed elegantissime strade porticate. In epoca imperiale, Ostia continuò a crescere diventando un po' il termometro della salute di tutto l'impero: durante i periodi in cui Roma cresceva, anche Ostia ne beneficiava; allo stesso modo, quando l'impero arrestava il proprio sviluppo, il principale porto laziale arrancava. Claudio e Traiano vi fecero realizzare interventi colossali: il secondo vi costruì un porto esagonale nel quale trovavano ormeggio centinaia di imbarcazioni. Tutta l'area era circondata da magazzini e mercati nei quali venivano conservate e distribuite le merci. Ma vi erano anche centinaia di alloggi e servizi per i marinai e i loro equipaggi. Claudio, invece, vi fece realizzare un bacino portuale di oltre 150 ettari, chiuso da due moli e da un'isola artificiale sulla quale sorgeva un faro di proporzioni gigantesche, simile a quello di Alessandria d'Egitto.
Civitavecchia
A costruire il porto dell'antica Centumcellae fu Apollodoro di Damasco, convocato direttamente dall'imperatore Traiano, che desiderava un altro porto capace di servire Roma. L'impianto originale rispettava alla lettera i canoni del tempo, con un grande bacino circolare ampio oltre 500 metri, due lunghi moli che si incontravano all'imbocco del bacino e un'isola artificiale simile a quella realizzata a Ostia. Gli architetti dotarono il nuovo porto di un acquedotto, mentre per aumentarne la sicurezza Traiano convocò due distaccamenti delle flotte a guardia di Capo Miseno e Ravenna. Il molo era attraversato da lunghissime gallerie che servivano a favorire il continuo ricambio delle acque, in modo da mantenere sempre pulito il fondale ed evitare che l'acqua stagnante potesse favorire il proliferare di malattie ed epidemie. Il faro vero e proprio non è stato mai individuato, ma doveva essere situato su un'isola artificiale in mare aperto.
Anzio
A potenziare il porto di Anzio fu l'imperatore Nerone, nativo proprio della città situata a sud di Roma. Il bacino era stretto tra due moli che prendevano origine da due promontori diversi. Purtroppo, oggi i due moli non sono più visibili perché situati ad una profondità compresa tra i due e gli otto metri. Il molo orientale, in seguito, venne riutilizzato per realizzarvi un nuovo porto, più piccolo rispetto a quello del periodo romano ma altrettanto importante. In epoca tardo-repubblicana ed imperiale la città vide la nascita di numerose residenze aristocratiche; in quel periodo lo sviluppo urbanistico fu favorito dalla vicinanza a Roma e dalla bontà dei collegamenti via terra, favoriti dalla costruzione della Via Anziatina. Come anticipato, a dare impulso allo sviluppo cittadino fu Nerone, che oltre al porto vi fece costruire una grande villa, poi ampliata dai suoi successori Domiziano, Adriano e Settimio Severo. Durante le invasioni barbariche Anzio subì un netto declino e il ripopolamento della zona cominciò soltanto durante il XVII secolo, quando papa Innocenzo XII vi fece costruire un nuovo porto, intorno al quale si sviluppò la città moderna.
Alsium
L'antico porto di Alsium sorse in epoca etrusca per servire la vicina cittadina adagiata sulla costa tra Pyrgi e Fregenae, lungo il corso della via Aurelia. Il porto non ebbe mai un'importanza tale da poter essere paragonato a quelli ben più grandi e famosi di Ostia, Civitavecchia ed Anzio, ma per alcuni periodi servì numerose cittadine dell'entroterra che gravitavano intorno a Roma, da cui distava circa 35 chilometri. Secondo alcuni storici antichi, la cittadina e il suo porto furono fondati dal popolo dei Pelasgi, provenienti dalle coste del medio oriente. Come detto, Alsium non ricoprì mai un ruolo di spicco nell'economia degli scambi delle città laziali, ma divenne noto soprattutto grazie alle dimore aristocratiche che vi furono costruite da alcuni famosi personaggi della Roma tardo repubblicana e imperiale, tra cui Pompeo.
Formia
Anche Formia era dotata di un porto, sebbene non fosse utilizzato per grossi scali. Oggi, il porticciolo è situato all'interno del Parco di Gianola e Monte di Scauri: anticamente era il luogo d'attracco delle piccole imbarcazioni romane che frequentavano la zona compresa tra Napoli e il basso Lazio; nel XIX secolo, invece, fu trasformato in una peschiera per allevamento ittico, appartenente alla villa di un barone che ne fece il proprio attracco personale. Quest'area è perfetta per escursioni nella bella natura costiera dell'area dei Monti Aurunci. Attualmente, la costa su cui si affaccia il porticciolo è protetta dalle attività di pesca e dalla navigazione a motore e, prima di entrare a far parte del parco, apparteneva al circuito delle Oasi Blu del WWF. Se per le vostre vacanze avete scelto Anzio e il Parco della Gallinara Camping Village, annotate i seguenti indirizzi sul vostro taccuino e cercate di visitarne almeno uno: la bellezza di questi luoghi, la storia che vi si respira e la natura circostante vi permetteranno di trascorrervi giornate indimenticabili!